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James Suckling: «San Polino è un piccolo nirvana per la produzione del Brunello di Montalcino. I loro Brunello hanno un’incredibile chiarezza e purezza di frutto, senza paragoni nella regione. In particolare, il loro Brunello Helichrysum è eccezionale.»
«Questo episodio porta gli ascoltatori nella cittadina collinare toscana di Montalcino, patria dell’iconico Brunello di Montalcino. Mi siedo con Katia, cofondatrice di San Polino, una delle cantine pioniere della viticoltura biologica e biodinamica nella regione. La storia comincia con l’amore: il trasferimento di Katia dall’estero in Italia dopo l’incontro con l’italiano Gigi. Insieme hanno trasformato una piccola fattoria in una cantina riconosciuta a livello internazionale, presentando il loro primo Brunello nel 2001.»
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Ecco cosa hanno detto alcuni dei giudici:
«Con un’intensità marcata, questo è un vino di grande corpo con tannini setosi e un finale lungo e complesso, con note di frutta, rovere e affinamento in bottiglia.» - Konstantinos Katridis, The Fat Duck.
«Ciliegie nere mature e un accenno di erbe secche, oltre a violette e tabacco, con tannini vellutati.» – Natasha Senina, Chewton Glen.
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«Walter interroga alcuni dei migliori produttori di Montalcino per raccogliere le loro opinioni su questa annata impegnativa e insolitamente abbondante (…) “Conosci il paradosso del gatto di Schrödinger?” mi ha chiesto Katia Nussbaum di San Polino lo scorso ottobre, quando le ho domandato come fosse stato il ciclo vegetativo del 2024.»
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«Per come la vedo io, la viticoltura rigenerativa significa che noi stessi, le viti, il suolo e tutto ciò che è organico nella vigna e nelle aree circostanti siamo tutti parte, in egual misura, di un unico grande ecosistema, di un ciclo comune di nutrienti, l’unica entità indipendente essendo il sole, da cui tutto il resto prende vita. L’atto di coltivare un ciclo di nutrienti reciprocamente vantaggioso è l’atto stesso delle pratiche rigenerative, che per loro natura si propagano ben oltre la vigna e la cantina, fino alla comunità e oltre.»
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«Katia Nussbaum e Luigi (Gigi) Fabbro sono tra le persone più cordiali che si possano incontrare nel mondo del vino. Ricordo di aver assaggiato il loro vino per la prima volta nel 2014 e di essere rimasto sorpreso da quanto fosse affascinante e accessibile anche il loro Brunello di Montalcino.»
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«Le nostre degustazioni di Brunello, sia in Toscana che nel nostro ufficio di Hong Kong nell’ultimo anno, si sono concentrate principalmente sull’annata 2018, che sarà immessa sul mercato a partire da gennaio 2023, e molti dei vini assaggiati mostrano un eccellente equilibrio e bevibilità (…) I vigneti del Brunello di Montalcino Helichrysum 2018 di San Polino e del Brunello di Montalcino 2018 di San Polino sono coltivati dal 2001.»
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«San Polino, oggi una rinomata cantina di Brunello di Montalcino, si dice sia stata fondata nel X secolo, dopo le invasioni barbariche che costrinsero gli abitanti della città etrusca di Roselle a cercare rifugio nei pressi dell’Abbazia di Sant’Antimo.»
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«All’inizio di agosto ho visitato Katia Nussbaum e suo marito Luigi Fabbro a San Polino, la loro tenuta a Montalcino. Nussbaum, che in un articolo molto apprezzato ha scritto di come vorrebbe che la biodinamica abbracciasse la scienza e diventasse meno dogmatica, desidera che San Polino sia qualcosa di più di una semplice azienda vinicola.»
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«Quando ho fatto visita l’ultima volta, i panni stesi asciugavano davanti al casale - è quel tipo di posto. Abbiamo conversato attorno al tavolo della cucina, dove avremmo anche degustato i vini se Nussbaum non fosse stata impegnata a infornare una lasagna dal profumo davvero invitante. Fabbro è un vortice di idee. È, tra le altre cose, un chimico di formazione e un informatico, e in un’altra vita ha studiato la biodiversità nella giungla amazzonica.»
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«Sono qui nei vigneti di San Polino, un piccolo produttore di Montalcino che realizza splendidi Brunello di Montalcino da uve coltivate in biodinamica. Non ero mai stato qui prima, quindi voglio conoscere i proprietari, degustare i loro vini e scoprire perché siano di qualità così eccellente.»
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«Come accennato in precedenza, sono spesso restio a lanciare segnali sul millesimo quando sta per entrare nei tini di fermentazione, quindi ho pensato che le osservazioni di Katia, una dopo l’altra, mostrassero una vera profondità di visione nel processo di valutazione, che ha ancora molta strada da fare.»
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«La piccola e selvaggia tenuta di San Polino si trova in cima a una collina, circa dieci minuti a sud-est di Montalcino, nell’Italia centrale, con una vista mozzafiato sulle valli e colline circostanti. Qui furono piantati i primi 300 filari di Sangiovese nel 1998 e nel 2001 i proprietari raccolsero la loro prima vendemmia dalle viti di tre anni. Luigi Fabbro e Katia Nussbaum acquistarono San Polino negli anni ’90. La terra era vergine e non c’era altro che 1,5 ettari (3,7 acri) di ulivi.»
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